Storia e vita di una realtà di valore
La prima aggregazione operaia dell’Abbadia, finalizzata allo svago dopo il lavoro, risale all’anno 1904. La prima sede, in una capanna in terra e paglia posta a lato della chiesa, era di proprietà della parrocchia e fu ceduta in prestito d’uso dall’allora parroco don Agostino Cardinali. […] Passata la Grande Guerra, nel 1922 fu fondata la “Società Operaia” per opera di Giuseppe Caporalini, Nazzareno Castellani e Giuseppe Busilacchi; questi ultimi acquistarono un appezzamento di terreno e costruirono il primo blocco dello stabile del circolo senza tetto e con gancia sul lato destro largo 2 metri. […] Durante il passaggio del fronte della seconda guerra mondiale, quando l’avanzata polacca raggiunse l’Abbadia per conquistare Osimo, il 4 luglio 1944 l’attuale sede fu bombardata e subì gravi danni[…]. A conflitto terminato i locali, ancora chiusi, furono riaperti grazie a quattro giovani di allora (Fernando Barbalarga, Antonio Gioacchini, Ugolino Busilacchio e Giuseppe Caporaletti) che chiesero al socio fondatore, Giuseppe Caporalini, la restituzione delle chiavi. […] Successivamente il Circolo si dotò di organi esecutivi eletti in adunanza pubblica. Sotto la presidenza Loretani, il Circolo si rivitalizzò grazie alle prime feste organizzate. Con questo spirito, pensando sempre ad un’evoluzione,nel 1950 fu acquistato un nuovo pezzo di terra per ampliare la sede e realizzare una nuova gancia sempre più grande. In una Italia a corto di benzina, il Circolo Abbadia sperimentava, nel 1974, il primo salto generazionale con l’entrata dei giovani del 1968; Osvaldo Cantori, succeduto al defunto presidente Loretani, conservò la carica fino al 1984; vice presidente fu Alberto Barbalarga, consiglieri: Giancarlo Rocchi, Giuseppe Manzotti, Sergio Gabbanelli, Mario Montapponi ed altri. I risultati furono davvero notevoli: attività sportive, folkloristiche. Di svago ecc., accompagnate da locali più gradevoli, portarono ad una sensibile crescita degli iscritti. È in questo periodo che, promossa dal Circolo, la frazione Abbadia iniziò a farsi conoscere nel territorio osimano per la sua effervescenza e creatività. Dal 1984 al 1994, la presidenza passò a Sandro Rossini, in questo periodo ci fu la nascita dei “Presepi dell’Abbadia”. Nel 1994 il “timone” del consiglio direttivo fu affidato a Silvano Gambini affiancato dall’esperienza ultratrentennale di Giancarlo Rocchi. Nell’anno dell’euro, 2002, con un sensibile impegno finanziario, i locali sono stati rinnovati per rendere la frequentazione e la permanenza più confortevoli. In conclusione, l’obiettivo di fondo che muove il Circolo Abbadia, e che lo ha caratterizzato fin dalla sua nascita, è quello di proporsi come un simbolo che possa rappresentare un punto di riferimento per gli abitanti della frazione in crescita. Tutto questo ha portato al riconoscimento da parte della Città, che il 14 settembre 2003 ha conferito al Circolo la medaglia d’oro di civica benemerenza, motivata, tra l’altro, dall’ “autentica integrazione ed animazione tra generazione” che contraddistingue la frazione dell’Abbadia.
La prima aggregazione operaia dell’Abbadia, finalizzata allo svago dopo il lavoro, risale all’anno 1904. La prima sede, in una capanna in terra e paglia posta a lato della chiesa, era di proprietà della parrocchia e fu ceduta in prestito d’uso dall’allora parroco don Agostino Cardinali. […] Passata la Grande Guerra, nel 1922 fu fondata la “Società Operaia” per opera di Giuseppe Caporalini, Nazzareno Castellani e Giuseppe Busilacchi; questi ultimi acquistarono un appezzamento di terreno e costruirono il primo blocco dello stabile del circolo senza tetto e con gancia sul lato destro largo 2 metri. […] Durante il passaggio del fronte della seconda guerra mondiale, quando l’avanzata polacca raggiunse l’Abbadia per conquistare Osimo, il 4 luglio 1944 l’attuale sede fu bombardata e subì gravi danni[…]. A conflitto terminato i locali, ancora chiusi, furono riaperti grazie a quattro giovani di allora (Fernando Barbalarga, Antonio Gioacchini, Ugolino Busilacchio e Giuseppe Caporaletti) che chiesero al socio fondatore, Giuseppe Caporalini, la restituzione delle chiavi. […] Successivamente il Circolo si dotò di organi esecutivi eletti in adunanza pubblica. Sotto la presidenza Loretani, il Circolo si rivitalizzò grazie alle prime feste organizzate. Con questo spirito, pensando sempre ad un’evoluzione,nel 1950 fu acquistato un nuovo pezzo di terra per ampliare la sede e realizzare una nuova gancia sempre più grande. In una Italia a corto di benzina, il Circolo Abbadia sperimentava, nel 1974, il primo salto generazionale con l’entrata dei giovani del 1968; Osvaldo Cantori, succeduto al defunto presidente Loretani, conservò la carica fino al 1984; vice presidente fu Alberto Barbalarga, consiglieri: Giancarlo Rocchi, Giuseppe Manzotti, Sergio Gabbanelli, Mario Montapponi ed altri. I risultati furono davvero notevoli: attività sportive, folkloristiche. Di svago ecc., accompagnate da locali più gradevoli, portarono ad una sensibile crescita degli iscritti. È in questo periodo che, promossa dal Circolo, la frazione Abbadia iniziò a farsi conoscere nel territorio osimano per la sua effervescenza e creatività. Dal 1984 al 1994, la presidenza passò a Sandro Rossini, in questo periodo ci fu la nascita dei “Presepi dell’Abbadia”. Nel 1994 il “timone” del consiglio direttivo fu affidato a Silvano Gambini affiancato dall’esperienza ultratrentennale di Giancarlo Rocchi. Nell’anno dell’euro, 2002, con un sensibile impegno finanziario, i locali sono stati rinnovati per rendere la frequentazione e la permanenza più confortevoli. In conclusione, l’obiettivo di fondo che muove il Circolo Abbadia, e che lo ha caratterizzato fin dalla sua nascita, è quello di proporsi come un simbolo che possa rappresentare un punto di riferimento per gli abitanti della frazione in crescita. Tutto questo ha portato al riconoscimento da parte della Città, che il 14 settembre 2003 ha conferito al Circolo la medaglia d’oro di civica benemerenza, motivata, tra l’altro, dall’ “autentica integrazione ed animazione tra generazione” che contraddistingue la frazione dell’Abbadia.
- La Collina di Abbadia - Bed and Breakfast
Via Bambozzi 20/a, Osimo, Ancona
Sito www.lacollinadiabbadia.it
- VILLA BELVEDERE DEGLI ULIVI
VIA CORTICELLI 9, Osimo, ancona
Sito www.villaosimo.com
Via Bambozzi 20/a, Osimo, Ancona
Sito www.lacollinadiabbadia.it
- VILLA BELVEDERE DEGLI ULIVI
VIA CORTICELLI 9, Osimo, ancona
Sito www.villaosimo.com
E fuori l’Abbadia...
- Hotel La fonte - Osimo
Sito
- Hotel Cristoforo Colombo
Sito
-Hotel Palace del Conero
Sito
Se desiderate veramente fare un soggiorno tipico nelle Marche e all’Abbadia vi suggeriamo di assaggiare I nostri piatti tipici, eccone alcuni:
- tagliatelle del Batte,
- coniglio in potacchio,
- “crescia con le foje”
... E tanti altri...
Purtroppo però non tutti I ristoranti della zona continuano a cucinare secondo I tradizionali costumi, allora vi suggeriamo qualche posto caratteristico:
- Ristorante Bar Da Tarcisio
Via Marco Polo, 84, 60027 Osimo Ancona 071 715814
- Al Girrarosto
Via Solari, 5, 60025 Loreto Ancona 071970173
- Hostaria Il Grottino
Via dell’Ospedale, 9 , Sirolo Ancona 071 9331218
Nessun commento:
Posta un commento